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QUADERNI DI PAGINE MARXISTE n. IV

LE LOTTE FERROVIARIE CHE COMMOSSERO IL MESSICO

(1958 - 1959)

(Origini, fatti e verità storiche)

Pagine 72    € 3,90
A cura dei Nuclei Ferrovieri Internazionalisti

Nel biennio 1958 – 1959 i ferrovieri messicani furono protagonisti di una serie di lotte arrivando a scontrarsi frontalmente con gli apparati statali. Le rivendicazioni, inizialmente di natura salariale, puntavano al diritto dei lavoratori di scegliere, e non di vedersi imporre, i propri rappresentanti; la risposta dello stato agli scioperi e alle occupazioni degli impianti fu brutale. L’esercitò attaccò i ferrovieri in sciopero, si ebbero morti, feriti e centinaia di arresti. Gli organizzatori delle agitazioni subirono pesanti condanne; i due principali, Demetrio Vallejo e Valentin Campa, rimasero in carcere 11 anni.
Nel corso della prigionia, Vallejo scrisse una memoria sulle cronache della vertenza: nel 1967 questa memoria, intitolata Las luchas ferrocarrileras que conmoveron a México (orígenes, hechos y verdades históricas), venne pubblicata a Città del Messico dal Movimiento de Liberación Nacional.
La valenza straordinaria di questo scritto, che si può desumere dal contesto in cui è maturato, l’importanza dell’argomento trattato, gli insegnamenti per il presente, ci hanno spinti a tradurre e presentare questa versione in italiano, inedita nella nostra lingua.


DEMETRIO VALLEJO MARTÍNEZ

(El Espinal, Oaxaca, 1910 – Città del Messico, 1985), ferroviere, a 24 anni si iscrisse alla sezione 13 (Matías Romero) del Sindicato de Trabajadores Ferrocarrileros de la República Mexicana (STFRM) ed al Partido Comunista Mexicano (PCM), dal quale venne espulso sei anni dopo; nel 1951 aderì al Partido Obrero y Campesino de México (POCM).
Fu il principale dirigente delle lotte ferroviarie del 1958-59, cui il governo rispose reprimendo le manifestazioni (vi furono morti e feriti tra i ferrovieri), militarizzando le ferrovie, arrestando centinaia di manifestanti e licenziando migliaia di scioperanti. Vallejo fu arrestato con l’accusa di "sovversivismo" e condannato per “dissoluzione sociale”, scontò 11 anni, quattro mesi e tre giorni di reclusione.
Dopo l’uscita dal carcere continuò la lotta fondando il Movimiento Sindical Ferrocarrilero.


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