Apparso sul secondo numero della rivista francese «La Banquise», nel 1983, Le
Roman de nos origines costituisce un primo tentativo di risalire alle radici storiche e teoriche di quella
prospettiva radicalmente comunista che va sotto il nome di critica radicale.
Ne scaturisce un interessante
bilancio delle principali correnti rivoluzionarie del passato, e dei grandi movimenti sociali che, lungo l’arco del
Novecento, hanno scosso la società capitalistica, in Francia e nel mondo intero.
Di questo lungo saggio
pubblichiamo ora, in traduzione italiana, alcuni estratti, corredati da un ampio apparato critico e bibliografico, e
accompagnati da altri due testi – anch’essi finora inediti – di Gilles Dauvé e Karl Nesic.
Le Roman de nos
origines, ovvero le originidell’ultrasinistra, non ha nulla a che vedere con i cascami dei partiti nazionalcomunisti,
cioè con le chiese maoiste e trotskiste di diversa osservanza che, nella seconda metà del secolo scorso, hanno
animato la scena politica. Le Roman... parla della Sinistra comunista tedesco-olandese (o consiliare) e di quella «italiana, correnti che, fin dai primi anni Venti, seppero scorgere e analizzare il riflusso della Rivoluzione
russa.
Negli anni Cinquanta e Sessanta, la loro eredità fu raccolta da Socialisme ou Barbarie e
dall’Internazionale Situazionista che, in Francia, sull'onda del Maggio '68, fornirono importanti riferimenti teorici
alle tendenze radicali nelle quali militò Gilles Dauvé. Altrettanto avvenne in Italia, e in altri Paesi, dove alcune
formazioni politiche si richiamavano, in modo più o meno diretto, alle esperienze della Sinistra comunista. A queste
formazioni, abbiamo dedicato uno spazio specifico nelle sezioni documentarie, evidenziandone il rapporto con le lotte
proletarie di quegli anni. Assenti sono invece i proletari di molti Paesi dell'Africa e dell'Asia. Ma questa è
un'altra storia, appena cominciata...