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QUADERNI DI PAGINE MARXISTE II serie bianca

Graziano Giusti

L'Imperialismo italiano

Dall'Unita d'Italia alla caduta del fascismo (1861-1943)

euro 16 comprese le spese di spedizione

Non piu di un anno fa si e consumata la ricorrenza del 150° anniversario dell'Unita d'Italia.
Fatte le solite, ridondanti, commemorazioni "ufficiali" pubblicati i soliti libri piu o meno "intriganti" per l'occasione; esaurito tutto l'armamentario retorico che e stato usato decine di volte ... cos'e rimasto?
Dobbiamo chiedercelo, e riuscire ad interrogare i giovani ed i lavoratori che incontriamo ogni giorno nella nostra attivita politica. La crisi sempre piu acuta che morde le carni vive degli operai, dei precari, dei disoccupati d'Italia puo essere esorcizzata facendo imparare agli scolari l'Inno dei Mameli?
C'e una continuita, una logica storica, nelle vicende che accompagnano il secolo e mezzo di vita delle nostre classi dominanti? Quelle che, con Lenin e con il marxismo rivoluzionario, sintetizziamo col termine "imperialismo italiano"?
E se questa continuita c'e, qual'e? Quali i suoi punti di crisi e di rottura? Quali le forme e le combinazioni politiche che si sono concretamente espresse nel percorso del nostro "imperialismo straccione"? Cosa ad esso e stato in grado di opporre il proletariato italiano?
A queste domande cerca una risposta, pur parziale, il lavoro che proponiamo.
Esso ripercorre a sommi capi il percorso di affermazione post-unitario della borghesia italiana, cercando di mettere in evidenza i momenti di "svolta" economici e politici, quelli che preparano nuove combinazioni negli equilibri di potere e che, a loro volta, preparano il maturare delle "decisioni che contano".
Vediamo cosi l'aggregazione e la disaggregazione dei gruppi economico-finanziari, il formarsi degli "assi portanti" della classe dominante, quelli che in ultima analisi spostano i rapporti politici a loro favore. Tutto cio avviene pero non in modo deterministico, con dei meccanismi predeterminati, ma in un interagire dialettico tra struttura e sovrastruttura che porta a delle risultanti non volute a priori. Il liberalismo post unitario, il crispismo, il giolittismo, le correnti interventiste e nazionaliste, il fascismo, ed infine la democrazia ... non sono forme politiche che nascono da un processo "evolutivo" del "paese", pur dentro momenti di "arretramento" ... Sono sintesi politiche che scaturiscono dalla lotta di classe tra frazioni e gruppi borghesi, e dopo che comunque e stato schiacciato ogni movimento indipendente del proletariato.
E' importante affermare oggi una metodologia materialistica e dialettica perche, anche nello studio della storia del "proprio" imperialismo non dobbiamo ripiegare in meccanismi interpretativi che spiegano poco, che spingono al disimpegno, che si rifugiano in visioni parziali e, dunque, fuorvianti.
...[dall'introduzione]

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